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Don Chisciotte "di" Orson Welles |
Jourdain
Reg.: 21 Set 2007 Messaggi: 179 Da: Vignate (MI)
| Inviato: 28-03-2008 00:53 |
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Buon film, probabilmente capolavoro mancato, il "Don Chisciotte", che doveva essere di Orson Welles, ha preso vita solo nel 1992 grazie all'opera di montaggio di J. Franco. Chissà cosa sarebbe potuto essere, questo film, se a terminarlo fosse stato il grande Orson!?
Le riprese iniziarono nel 1955 ma il regista non riuscì mai a portare a termine il progetto che aveva nella testa.
Ho rivisto questo film recentemente in dvd e devo ammettere che, nonostante l'assenza del doppiaggio italiano (però ci sono i sottotitoli) e malgrado la precaria condizione del materiale a disposizione (J.Franco deve aver fatto miracoli per riuscir a "tirar fuori" quello che tutto il mondo può oggi felicemente contemplare!), le immagini hanno comunque una notevole potenza espressiva ed una grandiosa efficacia artistica, caratteristiche che molte specie patinate e di plastica del cinema di oggi dovrebbero studiare e "adottare". Ma forse il talento o lo si ha nel sangue o non è possibile inventarselo dall'oggi al domani.
I volti dei due protagonisti, Don Chisciotte (Francisco Reiguera) e Sancho Panza (Akim Tamiroff), si eternano nella mente dello spettatore grazie, oltre alla maestria di Orson Welles nel disporli perfettamente nel bianco/nero della pellicola, anche alla loro bravura.
Il film narra sostanzialmente la storia del Don Chisciotte di Cervantes, staccandosi però dal prototipo originale e personalizzando la trama in una direzione totalmente cinematografica; infatti è presente "l'Orson Welles attore" che intepreta se stesso e che riprende, dentro al film, sia la vita di strada (e di campagna) della Spagna dei tempi, sia lo spettacolo della corrida, sia le vicende dei due protagonisti.
Il film solleva alcuni spunti di riflessione e, magari di discussione:
- il contrasto che presenta da una parte l'idealismo moralistico ed eroico di Don Chisciotte e dall'altra la saggezza popolare e la praticità di Sancho Panza e della semplice gente della campagna
- la spettacolarizzazione (attraverso il cinema) del mito (di Don Chisciotte) che comporta la fine del mito stesso: quando "Don Chisciotte" (e tutto ciò che rappresenta e significa) viene messo in scena, termina di essere un mito e diventa un "fenomeno da baraccone", un'attrazione da festa da affiancare alla corrida
- una domanda "scorre" per tutto il tempo del film: è meglio farsi assorbire dal proprio pensiero e portare avanti le proprie idee ed i propri ideali contro un mondo che non ci piace, andando però incontro al rischio di non riuscir a trovar pace e serenità; o è meglio adeguarsi al sistema in cui ci si trova, sedersi ed imparare a convivere con le regole, con i suoi equilibri consolidati e con le sue dinamiche?
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 28-03-2008 12:52 |
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che peccato tutti questi lavori incompiuti di un genio,avrebbe potuto dare,se possibile,ancora molto di più al cinema.giorni fa leggevo la sua sceneggiatura del piccolo principe,chissà se qualcuno si prenderà mai il rischio di adattarla
ciao! |
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Jourdain
Reg.: 21 Set 2007 Messaggi: 179 Da: Vignate (MI)
| Inviato: 28-03-2008 13:40 |
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quote: In data 2008-03-28 12:52, badlands scrive:
che peccato tutti questi lavori incompiuti di un genio,avrebbe potuto dare,se possibile,ancora molto di più al cinema.giorni fa leggevo la sua sceneggiatura del piccolo principe,chissà se qualcuno si prenderà mai il rischio di adattarla
ciao!
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Concordo in pieno.
Non ero a conoscenza del fatto che Orson avesse, nella sua scatola magica, il progetto di realizzare "Il piccolo principe"...adesso i rimpianti aumentano...eheh!!
Ciao!
[ Questo messaggio è stato modificato da: Jourdain il 28-03-2008 alle 13:48 ] |
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mauroz
Reg.: 29 Mar 2008 Messaggi: 2 Da: monte porzio catone (RM)
| Inviato: 29-03-2008 14:39 |
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Anch'io ho ricevuto in regalo questo dvd e mi è sembrata una cosa sensazionale, quasi come aver scoperto un'opera inedita di Leonardo da Vinci. A parte il contenuto, mi è sembrata particolare pure la circostanza di realizzazione del film, una lavorazione lunghissima, quasi 20 anni perchè Welles ci lavorava appena aveva un po' di soldi e tempo e questo capitava poco spesso. Gli attori protagonisti cominciavano ad invecchiare visibilmente nel film e alla fine pure Welles si era stufato e ha lasciato perdere pensando che non valeva la pena neanche montarlo. Per fortuna J. Franco ha ripreso in mano le pellicole e ci si è dedicato. Niente male
[ Questo messaggio è stato modificato da: mauroz il 29-03-2008 alle 14:42 ] |
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